mercoledì, novembre 29, 2006

PENNE FIORE


Il Natale incalza. Le manine hanno da fare, ma anche la testa!
Io avrò avuto 6 anni. La signora Avegno dice alla nonna Gina, che le ha appena fatto un bellissimo tailleur: "Ah, signora Gina come vorrei avere le sue mani!" e la mia nonna "Signora Avegno, non sono le mani... è la testa!".
Io sarò stata alta un metro e un gingerino, ma ascoltavo sempre attentamente e questa frase mi ritorna ancora oggi alla mente.
Ogni volta mi viene da sganasciarmi.... ma sono sante parole. La manualità c'è o non c'è. Io non mi ricordo neanche più di averla, però so che mi piace vedere il risultato. Quello che invece non si vede proprio sono tutti i ragionamenti che faccio prima. A volte la testa frulla così tanto che non riesco neanche a prendere sonno.
Ora il Natale incalza. Le manine laboriose producono, ma anche la testa non scherza e crea.
Ho scelto i fiori più belli (sembrano veri) per fare le mie vendutissime penne-fiore. Quella penna che deve stare vicino al telefono e guai a chi la sposta. Provate un po' a mettervela in tasca!
(Tutti i fiori del cesto sono penne.)

martedì, novembre 21, 2006

I CONFETTI DI MARTA


Quando faccio qualcosa per qualcuno, mi faccio rapire dai sentimenti che questo qualcuno provoca in me. Marta (di cui sono madrina di battesimo e ne sono fiera) per il giorno della sua prima comunione mi "diceva" AMORE AMORE AMORE. La prima comunione è un momento magico per una famiglia di credenti. Come il giorno del battesimo. Presenti la tua creatura al Signore. E attorno a tutti aleggia un'atmosfera intensa e mistica. Come se un'aura di AMORE fosse visibile e tangibile attorno a tutti. AMORE per la vita, AMORE per la famiglia, AMORE per gli altri, AMORE per la natura, i suoi colori, i suoi profumi. AMORE. Per i confetti di Marta sono nati questi cuori di lino.
Ora sono al lavoro per i confetti di una batuffolina che sembra una principessa. Benarrivata, tanto attesa, Mariasofia.

domenica, novembre 19, 2006

LA MIA "TRE GIORNI" GENOVESE


E' andata! Siamo tutte sopravissute alla nostra "tre giorni" genovese. Ora siamo tutte stanche, ma felici. Emanuela, fiera padrona di casa, ha accolto la moltitudine di clienti accorse incuriosite. Un po' di fermento, un po' di concentrazione per dedicarsi a tutti, un po' anche di rassegnazione nel vedere le sue belle vetrine invase da altri generi merceologici, tanta professionalità, e tanta efficienza. Sara, indispensabile e precisissima collaboratrice, non ha fatto mancare nulla a nessuno. Camilla, invece, non ha resistito ed è scesa in negozio continuamente per imparare un mestiere che già le scorre nel sangue. Giovanna, con i suoi nettari di bellezza e la sua carica irrompente, ha deliziato le pelli delle signore in vena di trattarsi bene. Arianna, con il suo piglio milanese, ha vestito le clienti con giacche da mille e una notte. Le signore dell'"ape malandra", hanno messo in mostra i loro raffinati cachemirini. La dolcissima Francesca, che si chiama come me, ha fatto tintinnare le sue apprezzatissime collane in pietra dura tra le mani di tutte. E io ho presentato la mia allegra mercanzia ad un pubblico nuovo, tra una boccata di aria di mare e l'altra. Questo era il mio angolo.
Un caloroso grazie per la preziosa opportunità a Emanuela, e un abbraccio, oltre che a lei, anche a tutte le mie "colleghe" che hanno goduto assieme a me questi tre intensissimi giorni.

venerdì, novembre 10, 2006

LAVORARE IN SERIE


A me sembra ovvio perchè questa cosa l'ho imparata da piccola, ma ormai mi sono accorta che nulla sia mai ovvio. Ieri ad una mia cliente che mi è venuta a trovare mentre dipingevo 50 margherite l'ho dovuto spiegare. Se bisogna dipingere delle margherite bianche col bottone arancione, prima si dipingono tutti i bianchi per 50, poi tutti gli arancioni per 50. Non è che le margherite, se sono ancora solo bianche, sono un po' mosce. Vuol dire che io sono solo a metà dell'opera!
Quando il mio secondo genito era appena nato, mi sono imbarcata in una cosa che mi appassionava da anni, ma che non avevo mai avuto modo di imparare. Il patchwork. E uno dice... ma dovevi proprio aspettare di avere un bambino di due anni e uno di due mesi da allattare per affrontare una tale "montagna"? Ma questa si chiama passione. Quando c'è la passione il tempo si trova. Si aspetta che i pupi dormano, si approfitta di quando il marito è via per lavoro e si lavora fino a mezzanotte incuranti della stanchezza. Quell'estate ho fatto il corso base di patchwork e sarà che sono tanto portata ho deciso di fare subito una coperta. Mi sono appassionata. Quilt bianco e rosso a casette tutte uguali, ma in tessuti diversi. Per far la prima sarà che era la prima ci ho messo un pomeriggio intero. Mi sono detta : "Di questo passo non finisco più!". Allora sarà che in certi momenti mi si accende una lampadina le altre 11 le ho fatte in serie, e in una settimana erano pronte. (Confesso che per finire il mio amato quilt ci ho messo di mezzo un altro pancione, allattamento incluso). Ora sarà che, quando si vende, a queste cose si bada di più certi lavori li faccio in serie... costano meno.

mercoledì, novembre 08, 2006

GREMBIULI DA RICEVIMENTO


Un bel giorno decisi di buttarmi in quest'avventura. Lavorare in ufficio, con tre bimbi, sarebbe stato troppo. Sapete com'è... bimbi malati... estate... Allora feci di tutte le mie arti un fascio e mi inventai questo nuovo lavoro. I grembiuli furono in assoluto il mio primo manufatto. Partii dall'idea di realizzare dei grembiuli da cucina un po'più civettuoli del solito, per poter anche aprire la porta agli invitati mentre stavo ancora cucinando gli ultimi manicaretti. Mi è piaciuto da subito realizzarli in tanti tessuti diversi. Mi faceva allegria. Oggi ad una festicciola di bimbi ho rapito tre mie amiche e le ho incastrate a fare le "indossatrici".


LISTINO PREZZI (qui a destra nelle ETICHETTE).

lunedì, novembre 06, 2006

SALVAPADELLE


Ma voi cosa ci mettete tra una padella antiaderente e l'altra? Io ci ho sempre messo la carta Scottex. Dopo un po' di mesi però si stropiccia e si sciupa. Un giorno mi sono detta: ecco cosa devo fare... dei "salvapadelle". Be', non è che sia un'idea geniale, però è un regalo un po' diverso dal solito. Sono in misto cotone, belli grandi (25cm di lato), vanno in lavatrice, non stingono, fanno il loro uso e sono allegri. Les voilà!


LISTINO PREZZI (qui a destra nelle ETICHETTE).