lunedì, ottobre 30, 2006

ASCIUGAMANI DA BAGNO BABY

Da una parte nido d'ape, dall'altra spugna.


La spugna è di un rosa delicato come piace me. E' anche leggermente elasticizzata e assolutamente morbida. Oppure è celeste chiaro come il cielo.
Il nido d'ape è bianco. Sempre raffinato.
I pon pon danno quel tocco...
Allora mi son detta "Brava Gina!".
La mia nonna Gina dagli occhi blu, ogni volta che portava a termine uno dei suoi capolavori di sartoria se lo diceva da sola! Magari erano vestiti da sposa incantevoli nella loro semplicità, oppure tailleurs, cappotti.
Anch'io, se sono fiera, mi dico sempre "Brava Gina!". Anche se i miei non sono proprio vestiti da sposa!

L'ODORE DEL MIO MARE


Va bene, bisogna incrementare la produzione per i bebè!
Emanuela è stata davvero gentile. Dice che il suo negozio deve essere anche un salotto! E' intelligente. Così le piace inventarsi occasioni eccezionali per ricevere le sue clienti nel suo regno affacciato sul mare. Il suo è un bellissimo negozio. Lei disegna abiti da bambini molto raffinati e delicati e nel suo negozio li vende. Ci sono entrata una sola volta: è finemente arredato con mobili antichi, la merce è esposta con gusto, i colori sono i rosa pallidi, i bordeaux, i vari toni del marrone, i bianchi. Pizzi pochi. Non è un negozio frù-frù, ma sfizioso ed elegante.
Così mi ci ha invitato per metà novembre a vendere i miei lavori. Occasione quindi, per lei, di invitare tutte le sue affezionate clienti, per me, di presentarmi nella mia città natale con le mie creazioni. Sarà un momento d'oro e gliene sono assolutamente grata e riconoscente. E poi... annuserò l'odore del mio mare... che ormai è raro.

domenica, ottobre 22, 2006

MA QUANTO SONO BELLI I TESSUTI!


C'è chi vede una bella automobile sportiva e rimane incantato, chi vede una partita di calcio e si incolla alla TV, chi vede passare una bella gnocca e si gira a guardarla, chi incolla il naso alle vetrine di gioielli, alle vetrine di vestiti alla moda, alle telenovelas. Io no. Ma non fatemi passare davanti ad un negozio di tessuti, perchè altrimenti non ne esco più!
Nel mio negozio di fiducia c'era una serie di tessuti americani in svendita. Mi sono avvicinata a quella riga di pezze arrotolate, tutte ordinate, e mi è caduto l'occhio su tre tessuti. Tra loro erano lontani, ma erano della stessa collezione. Bellissimi. Io, folgorata all'istante, ne ho comprato due metri di ognuno, sperando che potesse servirmi. Oggi me li sono rimirati con gioia (ma quanto sono belli!) e ho deciso cosa farne. Mi auguro solo che domani nel negozio ce ne sia ancora. Ne ho bisogno di molto di più, anzi di tutta la pezza.

giovedì, ottobre 12, 2006

BUSTINA BABY


Con le perlone di legno colorato è stato amore a prima vista. Le ho comprate in Austria un anno fa. Mi guardano da un po' come dire "E noi... quando ti serviamo?
I ritagli di piquet trapuntato bianco (e rosa pallido) mi guardano anche da un po', da quando ho fatto le copertine baby.
IDEA!!!
Ho comprato tante cerniere di tutti i colori e ho fatto 15 beauty cases, pensati per i bebè: per le loro cosine da avere sempre nella borsa, per i loro pannolini...
Questi rosa sono più romantici e delicati, quelli bianchi sono allegri e grintosi.

mercoledì, ottobre 11, 2006

LA FESTA DI VALBRUNA.


All'inizio in ogni attività bisogna un po' investire. Nel senso che non bastano gli sforzi economici, per farsi conoscere bisogna farsi anche un bel mazzo! Prima, ovviamente, per produrre. Per allestire il mio gazebo quest'estate a Valbruna ci abbiamo lavorato in tanti. Queste poche righe sono per ringraziarli tutti, per primo il mio maritino speciale, poi Mauro, Daniela, i miei tre bimbi, tutti gli amici che sono passati a salutare e che, già che c'erano, si sono dati un po' da fare. Sergio, Marì, Paolo e Manuela mi sono mancati, e lo scorso anno sono stati indispensabili. Grazie anche a tutti quelli che hanno fatto dei chilometri per venire in montagna a godersi la festa del paese e soprattutto a chi è arrivato con un bel sorriso a guardare i miei lavori. La sera, stremati ma felici, siamo crollati nel letto in un sonno di schianto.

domenica, ottobre 08, 2006

FINORA SEMPRE IN MOVIMENTO

Gli occhi languidi, come dice la mia mamma, li ho avuti fin da quando sono nata (Genova - 1964), come pure la passione del cucito. Da bimba, il mio passatempo preferito era fare i vestiti alle mie barbies sotto gli occhi azzurri e vigili della mia nonna Gina (lei, invece, sarta bravissima). All’esame di quinta elementare la mia carissima maestra Teresa volle che mostrassi alla commissione tutti i miei lavori in tessuto e la presidente mi chiese cosa li avessi portati a fare! Smarrita nell’insicurezza dei miei dieci anni, ma in fondo in fondo un po’offesa, le dissi “Li ho fatti io!”. Mi disse che avevo le manine d’oro. Per fortuna le ho ancora!
Dopo il liceo scientifico, frequentato ancora a Genova, è cominciata la mia vita raminga.
Un anno sono “volata” a San Francisco a studiare l’inglese, con l’accento americano.
Gli otto anni successivi ho “pendolato” settimanalmente a Milano dove, prima, ho convissuto con i miei cari zii e cugini (ciao cuuugiiii!), poi, ho vissuto indipendente e ho imparato a fare le lavatrici, a stirare, a fare da mangiare (santa la mia amica del cuore Giorgia che mi ha fatto da cavia nei miei primi esperimenti di cucina!). Ho frequentato l’Istituto Europeo di Design, ho lavorato come grafica all'Unimark (l'amicizia con Matteo e Gerda è la cosa bella che mi è rimasta) ed ho lavorato in pubblicità, come account, nel servizio clienti della Leo Burnett.
Ma, siccome pensavo “moglie e buoi dei paesi tuoi”, sono tornata a Genova a lavorare nell’agenzia di assicurazioni di famiglia al fianco di mio fratello, con nostro papà.
Ma uno splendido marito era in agguato e dopo neanche due anni, eccomi raggiante sposa del mio principe friulano a fargli da alter ego nella sua agenzia di assicurazioni (galeotto fu il congresso del 1992). Ora vivo nella bellissima Udine, felice, con mio marito e i miei tre tesori: Matteo (1996), Giovanni (1998) e Chiara Maria (2002).
Meno male che sono duttile e malleabile, come direbbe Caropallo, così ho potuto non perdermi d’animo e inventarmi un lavoro compatibile con la mia vita di moglie e di mamma e con le mie attitudini.
Peccato solo per i miei affetti lontani e il mio mare, ma il mio maritino non perde occasione di portarmici appena si può.
Per fortuna, invece, per la felicità della mia splendida famiglia, per aver conosciuto tanta gente meravigliosa e per aver acquistato anche un nuovo cognome. Perché qui a Udine, invece di Francesca Ghiglione, sono Francesca Tonazzi, sì figlia lontana (santo il telefono!), ma moglie felice, mamma fiera e donna creativa.
Cosa me ne faccio del mio inglese, non lo so. Ma forse può sempre servire… magari c’è in agguato qualche principe inglese che ci verrà a chiedere la mano della nostra piccola principessa.
Ora stiamo cercando una nuova casa, più grande, ma qui non se ne può più di spostamenti... la voglio nello STESSO quartiere.

venerdì, ottobre 06, 2006

GRUCCE BIMBI





D'estate, nella mia bella vacanza al mare, quando nelle ore calde in spiaggia non si resiste, faccio i cuori col Das e li lascio seccare su quattro grandi vassoi. Scusate l'invasione, parenti!
Quando torno in città li coloro e li vernicio. I vassoi sono ancora a mezzo.
Approfittando di un viaggio, faccio scorta di grucce piccole di legno. Già la situazione si fa critica.
La prima volta che devo fare acquisti nella mia merceria all'ingrosso compro i nastri. Aiuto!
Quando ho tempo, assemblo. Bellissimi!
E ora è un bel problemino... ne ho fatti 200: dov'è la stiiiiiivaaaaaaaaa?!

P.S. Ho ricevuto un graditissimo invito a vendere tutti i miei lavori in un bellissimo negozio di Genova. Omamma... mi ci vorrà un tir!