lunedì, gennaio 29, 2007
IN PROGRESS
Io mi beo di nastri, fiori, tessuti, bottoni. Mi beo dei miei lavori quando li ho finiti, me li guardo, me li rimiro e mi danno gioia allo spirito. Me ne gusto i colori, anche mentre li produco, mentre prendono forma. Ora sono all'inizio e queste nuances già mi allietano la vista. Non sono neanche a metà dell'opera che già la passione e l'amore che ci metto si sprigiona. Che gioia!
domenica, gennaio 21, 2007
I FORNITORI
Che bella Treviso! Forse c'ero già stata, ma non me la ricordavo così bella. Tutti quei canali, quegli archi sull'acqua, quelle case basse e curate. Ci tornerò col bel tempo, lo giuro, merita. Per le strade un sacco di gente. Pareva Natale.
Siamo andati a trovare Ezio. Ezio è finalmente felice e noi lo siamo con lui. Ama riamato Paola. E vissero felici e contenti. Auguri per sempre!
Già che eravamo in viaggio siamo andati fino a Mussolente. Era un bel po' che ci sarei voluta andare. Sono sempre in cerca di nuovi fornitori. Tessuti a buon prezzo, ma di qualità. Conjugi Eger era la nostra meta. Un'azienda tessile con annessa fabbrica di tessuti. Purtroppo vende ai grossisti, per fortuna ha aperto al pubblico uno spaccio di tessuti da arredamento bellissimi e a buon prezzo. Qui a Udine non li trovo. Ogni stanza un colore. Da diventare matti. Certo, non è dietro l'angolo per noi. Beato chi abita in quella zona. Peccato non poter comprare dalla intera collezione. MMMMMmmm che peccato!
N.B. Se qualcuno fosse così gentile da indicarmi buone fonti gliene sarei davvero grata. I "miei negozi" sono di tessuti, merceria e colori.
lunedì, gennaio 15, 2007
CUORICINI ROSSI
Ho appena accompagnato Giovanni a Catechismo.
Sono un po' di volte che me la sento colare giù dalla schiena, che mi aspetto una vocina che mi dice, come due anni fa, quando Matteo ha fatto la sua prima confessione: "Francesca, tu che sei tanto brava a cucire... sai... pensavamo... durante la prima confessione di dare ai bambini... in cambio di un cuore di pietra che preparano loro... un cuore morbido, soffice... che rappresenti la sensibilità...". Capito tutto io. In un secondo è arrivata la sola!
Mapercarità, lo si fa volentieri.
E io, con le spalle al muro, chiedo timidamente "Quanti?". Risposta: "Quarantotto". E io: "Ah!".
Maperlamordidio, l'ho fatto volentieri.
E chissà se quest'anno, che tocca a Giovanni, qualcuno si ricorda di nuovo che "son tanto brava a cucire"!
sabato, gennaio 13, 2007
TORTA DI PANE
Be', il titolo di questa torta non le dà quel non so che, come potrebbe essere "torta rustica caramellata di pere e mele al profumo di limone".
E' vero, ma non è che una facilissima e squisitissima torta di pane. Purtroppo ne vado matta. Purtroppo per la linea e perchè sono intollerante al lievito.
Provate a farla e sappiatemi dire. E' una torta da merenda o da colazione della domenica mattina. Ricordatevi che è più buona il giorno dopo averla fatta.
INGREDIENTI: (dosi per una teglia piccola, nella foto è doppia dose)
100 gr pane secco, rotto a pezzetti
400 ml latte
1 cucchiaio colmo di farina
3 cucchiai di zucchero (+2 cucchiai da cospargere sopra, prima di infornare)
1 uovo
50 gr uvette
50 gr pinoli
1 mela (meglio se renetta)
1 pera (meglio se kaiser)
la scorza di un limone (solo il giallo)
pochissimo burro
Ammollare il pane secco nel latte (fino a che non sarà ben inzuppato) e le uvette nell’acqua tiepida .
Intanto tagliuzzare finemente la scorza di un limone col coltellone affilato o con la mezzaluna.
Accendere il forno ventilato a 180° (il mio forno è forte e lo metto a 150°, la temperatura alla quale cuocio la pizza)
Mischiare bene il pane e aggiungere mescolando: uvette, pinoli, farina, 3 cucch. zucchero, l'uovo e la scorza di limone.
Tagliare a pezzettini la mela e la pera e unirle all’impasto.
Versare il tutto in una teglia imburrata, cospargere con due belle cucchiaiate di zucchero e riccioli di burro a piacere.
Infornare e cuocere 50’ circa (fino a che diventa un po’ scuretta e lo zucchero caramella un po’).
Buona colazione della domenica.
lunedì, gennaio 08, 2007
COPERTA CASETTE PATCHWORK
Eccola qui la mia opera somma. Fatta con le mie manine, nel tempo che una mamma può avere tra un pancione e l'altro, tra tre pance per la precisione. Ogni volta che arriviamo nella nostra casetta di montagna, lei è lì a darci il benvenuto, a rallegrarci. Prima o poi avrò anche il tempo di fare quelle per i miei tre bambini. Le ho già tutte e tre in mente (una già a metà dell'opera). Speriamo di finirle prima che vadano a militare! .......... Si fa per dire!
IL GIORNO DI NATALE
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