domenica, dicembre 17, 2006

LE OLIVE DELLA NONNA


La produzione dell'ulivo della nonna Rosetta, quest'anno, è stata generosa. Io ho ancora nelle orecchie la risata di Chiaretta quando quest'estate in Sardegna le ho mostrato un albero carico di prugne viola. Le sarà sembrato ridicolo. Avrà creduto che fosse uno scherzetto. Era abituata a vederle dal fruttivendolo, lei, le prugne! A Pasqua, dopo aver raccolto dalla nonna con papà e fratelli tutta quella opulenza, mi ha chiesto sottovoce: "Ma si mangiano?".
E' stato bello raccoglierle, ma anche prepararle, invasarle e confezionarle (aglio, olio, peperoncino e origano)con mani amorevoli.
Nel biglietto arrotolato c'è un intenso scritto che riassumo così: "Godete tutti di questo ben di Dio. Buon Natale a tutti."

1 commento:

FEDERICO GHIGLIONE ha detto...

urge organizzazione di corsi.
dovresti legarti a corsi di cucina, a corsi di decapaggio, a volte li fanno nei negozi.
a volte chi fa corsi di un genere scambia nomi con chi fa corsi di genere simile.

rosco