
Poi va a finire che a certe cose ci si abitua. Si passa per la stessa strada ogni giorno e non si guardano neanche più le case o le piante. Come i disegni di una tappezzeria che non noti più. Meno male che arriva la primavera e un albero fiorisce, poi l'altro e poi l'altro ancora. Allora li noti e ti risvegli dall'indifferenza.
Era aprile e mi sono detta: "Facciamo un po' questo cambio degli armadi, queste pulizie di primavera anche sul blog."
Mi sono "accorta" del mio profilo e ho voluto sostituirlo. Passo passo ne ho cambiato tanti dettagli e ora che è tutto diverso, per non perderlo per sempre, ne copio una parte qui in questo post!
Certo, senza il Liceo Scientifico a Genova, un anno negli Stati Uniti, l’Istituto Europeo di Design, l’Unimark dove ero grafica, la Leo Burnett dove ero account a Milano, senza l’agenzia di assicurazioni di mio padre a Genova e quella di mio marito a Udine dove mi occupavo di contabilità, non sarei quella che sono…. Ma senza l’insegnamento di ago e filo della mia cara nonna Gina, sarta di professione, dove sarei ora, dopo aver dato alla luce le mie tre splendide canaglie?