giovedì, dicembre 21, 2006

BUON NATALE

Buon Natale a tutti! A tutti quelli che leggono il mio blog. Chissà chi siete! Io cerco di guardavi in faccia. Mi immagino le facce di chi conosco, ma non so se mi leggono... le facce di chi non conosco so che ci sono, ma non le vedo... Chi sarete da Avellino, Pontedera, Sassari, Bompensiere, Trastevere, Sacile, Tokyo, London, Paris, Madrid, Carregado, Monterrubio De La Sierra, Affoltern, La Roche?! Grazie comunque di entrare nel mio mondo dalla finestra. Siete come delle meteore, lasciate una traccia vana e volate via.
Cugi, ci sei? Mafe, ci sei? Laura, ci sei? Chicco, ci sei? Gni, ci sei? Giorgia, ci sei? Anna, ci sei? Valeria, ci sei? Leena, ci sei? Mariangela, ci sei? Zia Robi, ci sei? Elisa, ci sei? Matteo, ci sei? Gerda, ci sei? Elena, ci sei? Viviana, ci sei? Chissà chi c'è che conosco. E quelli che non conosco, chissà come mai passano di qui.
Buon Natale a tutti, di cuore, con un abbraccio stretto come faccio sempre. L'amore sia con voi, la serenità, la prosperità, la fortuna.
Buon Natale, Merry Christmas.

martedì, dicembre 19, 2006

SUOR LEENA



Dolcissima Leena, magrissima e alta, dolce nei lineamenti e nel modo di fare, con la testa che dondola come fanno gli indiani per comunicarti consenso o gentilezza. Delicatissima Leena, con una voce che, quando canta sull'altare, va su su su su su acuta e potente senza sforzi. Carissima Leena, piena di attenzioni, con quel raro sesto senso che le fa intuire tutto al volo, anche gli umori della gente. Generosissima Leena, muove le montagne per riuscire ad aiutare chi ha più bisogno. Serissima Leena, imperturbabile, incorruttibile, va dritta alla meta senza mezze misure. Se deve dirti il bello te lo dice, se deve dirti il brutto te lo dice, sempre con garbo, ma te lo dice. L'ipocrisia non è il suo forte, la schiettezza sì. Grintosissima Leena, ha diretto l'asilo con maestria barcamenandosi tra genitori più o meno meritevoli, brave insegnanti, bimbi anche impegnativi e Don Tarcisio che.... basterebbe solo lui! Vera amica Leena, quando era qui e ora da lontano.
Quando se ne è andata via, due anni fa, ho pianto. Lacrimoni a vederla sul palco della recita travolta dagli applausi di tutti quelli che le volevano bene. Le abbiamo regalato una valigia. Il biglietto diceva:"... per andare e per tornare". Chissà se tornerà un giorno a trovarci a Udine. E se no, un giorno, andremo noi in India. E' una promessa. Perchè le amicizie vere sono per sempre.
Grazie per essere capitata nella nostra vita, anche se veloce come una meteora.
Ciao,stellina.
Taaanti auguuuri aaa teeeee
Taaanti auguuuri aaa teeeee
Taaanti auguuuri cara Leena
Taaanti auguuuri aaa teeeee.

domenica, dicembre 17, 2006

TOVAGLIA A MARGHERITE

Il mio maritino ed io vorremmo la casa nuova anche per poterci mettere un bel tavolo da 12 in cucina. Non è quello l'unico motivo, anzi, ma quella del tavolo grande è sempre stata una nostra passione. Sarà che siamo già in cinque noi. Sarà che i nostri più cari amici sono in sei. Sarà che a noi la tavola piace in compagnia... insomma, bisogna proprio cambiar casa. Siamo lì lì. Due settimane fa ho avuto incarico di fare una tovaglia su misura per un tavolo rettangolare. Un signor tavolo di 1m X 3,5m. Che bel tavolo! E' venuta bella con tutte le margherite dipinte sul tessuto bianco e beige. Diciotto tovaglioli, quattro sottobottiglia. L'unico rammarico: non poterla fotografare sulla tavola apparecchiata. Non ho ancora cambiato casa. Sigh!

LE OLIVE DELLA NONNA


La produzione dell'ulivo della nonna Rosetta, quest'anno, è stata generosa. Io ho ancora nelle orecchie la risata di Chiaretta quando quest'estate in Sardegna le ho mostrato un albero carico di prugne viola. Le sarà sembrato ridicolo. Avrà creduto che fosse uno scherzetto. Era abituata a vederle dal fruttivendolo, lei, le prugne! A Pasqua, dopo aver raccolto dalla nonna con papà e fratelli tutta quella opulenza, mi ha chiesto sottovoce: "Ma si mangiano?".
E' stato bello raccoglierle, ma anche prepararle, invasarle e confezionarle (aglio, olio, peperoncino e origano)con mani amorevoli.
Nel biglietto arrotolato c'è un intenso scritto che riassumo così: "Godete tutti di questo ben di Dio. Buon Natale a tutti."

domenica, dicembre 10, 2006

CUORI PATCHWORK


Ah sì sì... quando ho inventato come fare questi cuori (non sono applicati!) ero così gasata che mi sono giurata che gli avrei dato onore. Il metodo merita una coperta patchwork a cuori, soprattutto un corso di patchwork ad hoc. Aspettate solo che traslochi e che abbia i miei grandi spazi e lo organizzo. Chi vorrà, verrà ad imparare. Se Germana, la mia seconda maestra di patchwork, sapesse come ho impiegato i primi che ho fatto, mi leverebbe il saluto! Sono andati ad impreziosire lussuosi sacchi-scarpe e i miei primi salva padelle. Be', erano più di 70, li ho venduti tutti e sono soddisfatta, ma giuro che non è finita qui. Li rifarò, li rifarò.

mercoledì, dicembre 06, 2006

QUESTA E' BELLA!

Oggi una nuova coppia è venuta a vedere il nostro appartamento, che è in vendita. Lui alla fine, dopo aver apprezzato la mia casa con parole gentili mi dice:
- "Ma lei non è friulana, signora!"
- "No. Perchè me lo chiede?"
- "E' sudamericana?"
- "SU-DA-ME-RI-CA-NAAAAAAAAAAAAAAAA! E perchè mai?!"
- "Perchè, lei usa i congiuntivi con una proprietà assoluta e qui è difficile sentire una grammatica così."
- "Guardi, io sono genovese... forse le potrei essere sembrata brasiliana! In realtà sono figlia di professoressa di italiano e difficilmente mi potrebbe cogliere in fallo!"
- "Io son professore di italiano al liceo e le posso dire che, tra i miei alunni, quelli che fanno più uso dei congiuntivi sono i sudamericani."

ndr. Povera Italia ignorante!

martedì, dicembre 05, 2006

ODE AI MEZZI TELEMATICI


La mia mamma, ora nonna Tetè, da quando sono partita per Udine col mio principe azzurro, dice "il telefono la tua voce". Mai una pubblicità ha incontrato la sua benevolenza. Questa sì. Senza il telefono io impazzisco. Mi è bastato passare quattro giorni senza telefono per uno stupido disguido di pagamenti di fatture con il nuovo gestore, che stavo per dare di matto. Senza sentire mia mamma, mio papà, mio fratello, mia nonna, l'amica del cuore, ... ma ora, ragazzi, posso dire: senza internet, senza posta elettronica, senza blog, senza la web cam con la quale vedo la mia sorellina d'acquisto e i suoi bimbi in Argentina. Per me, che abito lontano da tantissimi affetti, è diventato un mezzo amato, anzi amatissimo.
Oggi finalmente posso chiedere alla mia amica di Genova: vuoi le grucce grandi o piccole? Vuoi nastro rosso scozzese o anche a quadretti? Dimmi che produco.

COPRIPIUMINI


"Mi faresti un copripiumino per il lettino di Leonardo?"
Avrei un avanzo di tessuto che ho già utilizzato nella sua cameretta, ma è un pezzo piccolo. Non so se ti possa servire".
Ma certo. Tutto serve! E dove non arriva il tessuto... arriva il pennello.
Si sceglie assieme il disegno. E poi si produce, con passione. E secondo me questa passione si intravede in certi lavori.
"Me ne fai un altro?"